La varroasi è una malattia delle api dovuta a degli acari, Varroa destructor, che danneggia soprattutto la covata. Induce la sensibilità ad altre malattie e a malformazioni delle giovani api causate dai virus veicolati dalla varroa. I principali sono: il virus delle ali deformi (DWV) e il virus della paralisi acuta (APV).
La varroa destructor è un acaro color marrone, ovale, di ca. 1.3 mm di lunghezza per 1.7 mm di larghezza. È diffusa in tutti i continenti ad eccezione dell’Australia. L’acaro, proveniente dall’Europa Orientale, è apparso per la prima volta in Svizzera nel 1985. In generale si può affermare che ovunque vi siano delle api mellifere si riscontra anche la varroa.
Il ciclo vitale dell’acaro è diviso in due fasi:
- La fase foretica: Le femmine dell’acaro vivono sulle api adulte. Utilizzano le api e i fuchi adulti per spostarsi rapidamente all’interno dell’alveare o per raggiungere altri alveari nelle vicinanze. Si nutrono dell’emolinfa (liquido sanguineo) delle api adulte.
- La fase di riproduzione: Il parassita utilizza la covata maschile e femminile per la riproduzione. Nella terza fase (fase di pupa) quando le celle sono opercolate (chiuse con un tappo di cera) la varroa depone indisturbata il primo uovo che nascerà, dopo 60 ore dell’opercolatura. Il maschio in seguito ogni 30 ore deporrà un uovo che darà alla luce delle femmine. Trascorsi 6 a 8 giorni il parassita è adulto e pronto ad accoppiarsi. Le varroe si nutrono della emolinfa delle pupe trasmettendo delle infezioni virali in una fase vitale dello sviluppo. L’accoppiamento avviene esclusivamente all‘interno delle celle opercolate. Quando l‘ape nasce (21 giorni) sopravvivono solo le varroe femmine che hanno raggiunto la maturità e le altre, compreso il maschio, muoiono. Dopo una breve fase foretica di pochi giorni vanno alla ricerca di altre celle con covata pronta a essere opercolata per iniziare un nuovo ciclo di riproduzione.
Durante la sua vita, in condizioni naturali, una varroa compie in media 2-3 cicli riproduttivi.