Innanzitutto abbiamo abbandonato l’idea di creare una stazione di fecondazione a tutela delle sottospecie pure, come viene fatto nelle altre 48 stazioni a livello svizzero. Si è deciso perciò di tutelare degli ecotipi che si sono adattati molto bene rispetto alle diverse sottospecie e ibridi presenti. Le sottospecie pure hanno uno standard ben definito e il selezionatore opera per mantenere la costanza di queste caratteristiche. Un ecotipo non ha uno standard. Esso è determinato dalle popolazioni che riescono a vivere, a prosperare entro una data area geografica e a combattere le patologie presenti. Chi sopravvive avrà molto probabilmente delle caratteristiche che meglio si adattano a combattere le avversità e non sarà merito dell’apicoltore che gestisce l’apiario.
In primo luogo ogni apicoltore si impegnerà nel corso dell’anno a monitorare le proprie famiglie per poter individuare quei fattori decisivi a garanzia della sopravvivenza. Le famiglie che abbiamo selezionato per la stazione di fecondazione provengono da due ceppi locali e monitorati per anni.