Una società biotech della Georgia (USA) (https://www.dalan.com/science) ha ricevuto dal dipartimento di agricoltura l’approvazione provvisoria di un vaccino per prevenire la peste americana, causata dal batterio Paenicillus larvae. Questo vaccino, denominato primeBee, sarebbe il primo approvato negli USA per trattare degli insetti (NYTimes, 7.1.2023).
È sorprendente che si parli di un vaccino, poiché le api non sono in grado di produrre anticorpi, che invece nei vertebrati riconoscono e neutralizzano i microbi.
Ciononostante, gli insetti sono capaci di acquisire l’immunità e di trasferirla alla loro prole. Una sorta di priming immunitario transgenerazionale (TGIP). Il meccanismo esatto non è conosciuto [1]. I collaboratori di Dalan, basandosi su risultati di Dalial Freitak, dell’Universitä di Graz (Austria) [2], hanno incorporato il vaccino, fatto di batteri inattivati, nella pappa reale somministrata alla regina. La regina ha sviluppato una resistenza ai batteri e l’ha trasferita alle api della sua colonia. Nei due studi pubblicati, al momento di corta durata e perciò di tipo preliminare, la riduzione della sensibilità allo sviluppo della peste americana è stata del 50%.
Jean-Daniel Charrière, capo del Centro di ricerca sulle api di Liebefeld trova i risultati interessanti e spera che saranno confermati da altri ricercatori. Una commercializzazione gli sembra prematura e non vuole suscitare troppe speranze negli apicoltori (Heidi-News, 9.1.23). Charrière è scettico anche perché, come co-autore di una pubblicazione recente [3], non ha potuto confermare la prevenzione della peste europea utilizzando un approccio simile al TGIP. Lars Straub, docente per la salute delle api selvatiche all’Università di Berna, trova che l’applicazione del metodo nella pratica apistica sarà difficile [4].
Un apicoltore leventinese pensa che se primeBee dovesse funzionare, l’applicazione pratica potrebbe avvenire solo presso i produttori di regine, che ne approfitterebbero per commercializzare regine più resistenti alla peste americana.
Fonti:
1. Tetreau, G., et al., Trans-generational Immune Priming in Invertebrates: Current Knowledge and Future Prospects. Front Immunol, 2019. 10: p. 1938.
2. Dickel, F., et al., The oral vaccination with Paenibacillus larvae bacterin can decrease susceptibility to American Foulbrood infection in honey bees-A safety and efficacy study. Front Vet Sci, 2022. 9: p. 946237.
3. Ory, F., et al., Lack of evidence for trans-generational immune priming against the honey bee pathogen Melissococcus plutonius. PLoS One, 2022. 17(5): p. e0268142.
4. Poppe, M. and A. Lemcke, Neue Bienenimpfung könnte sich auf Milliarden Insekten auswirken, in Neue Zürcher Zeitung. 2023: Zürich. p. 52-53.
Link:
Commento sul New York Times 07.01.23
Neue Zürcher Zeitung dell’11.3.2023”